Venezia come città è di per se un'opera d'arte, già proprio una specie di ideale
matrioska che contiene al suo interno tante altre mille opere d'arte. Non basta una vita intera per penetrarla fino in fondo ai suoi meandri più profondi e bisogna accontentarsi di conoscerne un pezzetto per volta.
I musei non sono altro che scrigni che servono a contenere e mostrare tutta questa bellezza.
Le
Gallerie dell'Accademia costituiscono la più importante galleria di pittura veneziana tra il XIV e il XVIII secolo: vi si conservano capolavori dei più famosi Maestri quali
Bellini, Giorgione, Carpaccio, Tiziano, Tintoretto, Veronese e Tiepolo.
Si trova all'interno del complesso formato dalla
Scuola Grande della Carità, dalla chiesa della Carità (
Bartolomeo Bon, 1441-1452), e dal convento dei
Canonici Lateranensi, progettato nel 1561 da Palladio.
Istituita ufficialmente nel 1807, con decreto napoleonico, la collezione nacque inizialmente come pinacoteca dell'
Accademia di Belle Arti, divenendo museo autonomo verso la fine del XIX secolo. Si sono da tempo conclusi i lavori iniziati nel 2005 con il trasferimento dell'
Accademia di Belle Arti presso l
'Ex Ospedale degli Incurabili, interventi che hanno portato al raddoppiamento degli spazi espositivi.
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