Il turismo italiano rappresenta il 13% del Pil nazionale ed è uno dei principali motori dell'economia, della società e della cultura italiana. L'emergenza Coronavirus ha generato una grave crisi in tutto il comparto turistico.
Le domande che tutti ci stiamo ponendo, da tempo ormai, riguardano tutti i campi del nostro futuro ed aspettiamo risposte che diano certezze alle nostre aspettative lavorative, sociali, interpesonali e, sicuramente, anche in riferimento al nostro tempo libero che va a comporre parte di quel turismo di cui facevamo cenno più e che è un ganglo vitale per l'Italia sia in maniera diretta che indotta.
Ad esprimersi, nei giorni scorsi, il ministro Dario Franceschini cui il comparto fa riferimento. Le dichiarazioni del ministro non vogliamo commentarele ma riportarle nella loro interezza cosi come battute dalle agenzie di stampa.
“Questa estate si faranno le vacanze. Saranno diverse, dovremo osservare misure come il distanziamento, le mascherine e la sanificazione, ma si potranno fare. Anche per questo stiamo sollecitando l’Unione Europea perche’ vogliamo che ci siano regole comuni che consentano il libero spostamento tra paesi evitando il rischio di accordi bilaterali tra l’uno e l’altro che sarebbero dannose”.
Questo ha detto il ministro dei Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini, nel corso di una informativa al Senato sulle iniziative di contrasto al Covid-19. “Saranno soprattutto vacanze italiane, di prossimita’, perche’ probabilmente ci saranno pochi turisti stranieri e tanti italiani”, ha aggiunto.
“Oltre alle misure gia’ in vigore stiamo lavorando a misure nuove legate al settore turistico che saranno introdotte nel decreto da 55 miliardi”.
“Ci sara’ innanzitutto un’estensione delle tutele per gli stagionali, un intervento che vada incontro agli affitti nelle localita’ chiuse con i decreti ministeriali esteso anche agli alberghi e alle attivita’ imprenditoriali legate al turismo – ha proseguito -. Infine ci sara’ un riconoscimento alle imprese che hanno avuto un calo di fatturato rispetto all’anno scorso. Un provvedimento che dovrebbe essere a fondo perduto per le aziende sotto una certa dimensione di fatturato. Stiamo infine ragionando ad uno strumento che aiuti le famiglie e le imprese turistiche: il cosiddetto buono vacanze, un tax credit da spendere entro il 2020 in strutture ricettive. Una cifra significativa che potrebbe portare a coprire diversi milioni di famiglie con reddito medio-basso e contemporaneamente a dare liquidita’ alle imprese”.
Parole che sicuramente avranno un seguito in termini di decreti e provvedimenti che tracceranno la strada maestra che il comparto turistico dovrà percorrere già a partire dai prossimi mesi per rialzarsi da questa batosta molto pesante che ha investito tutti in maniera trasversale.
Noi prendiamo l'impegno ad informarvi costantemente sugli sviluppi che avremo nelle prossime settimane per dare la massima trasparenza alle norme rispetto alle quali anche il Cralt dovrà uniformarsi nell'ambito della tutela della salute dei soci ma anche della ripresa delle attività economiche a livello nazionale e locale.