02 Ottobre 2019

Firenze, Poppi e Arezzo

di Redazione Cralt Magazine
Dal 11 al 13 ottobre alla scoperta di un bel pezzo di Toscana

La Toscana è, senza ombra di dubbio, una delle perle italiane; bella tutta ma dovendo scegliere un itinerario abbiamo deciso di proporvi un viaggio che si estrinsecherà sulla direttrice che porta da Firenze ad Arezzo.

1° Giorno: ROMA – FIRENZE 
All' arrivo, incontro con la nostra guida e subito tour panoramico della città. Nel pomeriggio visita del centro storico, ideale per chi ammira Firenze per la prima volta, partendo da Piazza della Repubblica, cuore dell’antica Florentia romana, si arriva in Piazza del Duomo. Qui si possono ammirare la Cattedrale di Santa Maria del Fiore, dominata dall’incredibile cupola del Brunelleschi, il Campanile di Giotto e il Battistero di San Giovanni. Attraverso Via dei Calzaiuoli la visita guidata prosegue per Piazza della Signoria, ancora oggi centro politico della città e vero e proprio museo all’aperto grazie alle sculture rinascimentali che la decorano; qui si impone la mole grandiosa e severa di Palazzo Vecchio e, accanto, quella elegante ed armoniosa della Loggia della Signoria. Attraversato il Cortile degli Uffizi si arriva all’Arno e quindi a Ponte Vecchio, famoso per le sue botteghe orafe. Nel quartiere dell’Oltrarno l’itinerario prosegue per Palazzo Pitti, ultima dimora della Famiglia Medici, e Via Maggio, strada degli antiquari, per poi tornare indietro attraverso il Ponte Santa Trinità. Passeggiando per i lussuosi negozi di Via Tornabuoni si arriva a Palazzo Strozzi ed infine al caratteristico Mercatino del Porcellino

2° Giorno: FIRENZE – POPPI – FIRENZE 
Incontro con la guida e partenza per la visita guidata alla Galleria degli Uffizi, uno dei musei più famosi del mondo per la sua collezione di pitture rinascimentali. Il palazzo, costruito dal Granduca Cosimo I de’ Medici come sede delle magistrature fiorentine, fu ben presto trasformato in un vero e proprio museo, dove trovò posto la ricchissima collezione medicea, che oggi costituisce una della più importanti pinacoteche del mondo. Insieme vedremo i capolavori di Giotto, Botticelli (tra cui la famosa Nascita di Venere e la Primavera), Michelangelo (Tondo Doni), Raffaello, Leonardo, Tiziano, Caravaggio e molti altri, analizzando la storia, il significato e i procedimenti esecutivi dei diversi dipinti e ripercorrendo la storia della pittura italiana dal Medioevo al pieno Rinascimento. Pranzo libero. Nel pomeriggio ci trasferiremo a Poppi, uno dei “borghi più belli d’Italia”. Il paese medievale è dominato dal Castello dei Conti Guidi e in passato aveva notevoli funzioni strategiche. Il castello risale al XIII secolo ed è una meta turistica molto conosciuta. Al suo interno, di grande interesse sono la Biblioteca Rilliana, che conserva 25.000 volumi antichi, il salone delle feste e la cappella dei Conti Guidi, con affreschi trecenteschi attribuiti a Taddeo Gaddi. Degna di nota è anche la chiesa di S. Fedele, all’interno del borgo, con la sua imponente struttura architettonica risalente al XIII secolo e le opere d’arte che conserva all’interno. Altre tappe della visita sono la chiesa dei SS. Marco e Lorenzo e l’Oratorio della Madonna del Morbo

3° Giorno: FIRENZE – AREZZO – ROMA 
Incontro con la guida e partenza per Arezzo, una città che sorprende per la qualità estetica dei suoi monumenti e per la varietà ed il valore delle sue opere d’arte. La nostra visita partirà dalla Chiesa di San Francesco; si prosegue verso il cuore dell’Arezzo medievale visitando la romanica Pieve di Santa Maria Assunta per poi arrivare in Piazza Grande, una delle più belle piazze d’Italia, fulcro della famosa Fiera dell’Antiquariato e luogo di disputa della Giostra del Saracino.  Proseguimento della visita guidata con particolare riferimento alla Casa del Petrarca, al Palazzo Comunale e alla gotica Cattedrale di San Donato, al cui interno sono custodite importanti testimonianze artistiche: le famose vetrate istoriate del Marcillat e le terracotte invetriate di Andrea della Robbia. La visita verrà completata con il capolavoro all’interno della Chiesa di San Domenico: la croce dipinta dal Cimabue.


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