Oggi parte questo evento culturale molto sentito che vuole offrire ai soci CRALT una visione di Napoli attraverso tre itinerari che sono veri e propri passaggi temporali. La ricchezza storica e culturale di questa città, ma anche Caserta che reciterà una parte importante in questo evento, verrà offerta ai partecipanti in una visita che sarà anche un'esperienza sensoriale che inebrierà tutti
L'itinerario dell' epoca vicereale che ebbe il suo culmine nella rivolta capeggiata dal pescatore e pescivendolo Tommaso Aniello - Masaniello - che guidò, nel 1647, la sommossa popolare scaturita dalla proclamazione di nuove gabelle ma che ebbe come epilogo la sua decapitazione in Piazza Mercato. Quello dell'epoca Borbonica che, probabilmente sotto il regno di Carlo III, rappresentò uno dei massimi momenti di fulgore di tutto il meridione con il Regno di Napoli prima e delle Due Sicilie poi. Quello della rivoluzione giacobina del 1799 che vide menti eccelse e personaggi eccezionali tra cui ricordiamo Mario Pagano, Domenico Cirillo, Pasquale Baffi, Eleonora Pimentel Fonseca, Gennaro Serra di Cassano, Giustino Fortunato,Vincenzo Cuoco, tutti uccisi dalla tremenda repressione borbonica, anche questa volta in Piazza Mercato come Masaniello, chiudendo una sorta di cerchio rivoluzionario ideale.
La colonia borbonica di San Leucio
Inizia con il botto questo evento culturale del CRALT, il primo luogo da scoprire è quella colonia di San Leucio a Caserta fondata da Ferdinando IV di Borbone nel 1773 prima come suo 'buen retiro' e poi quale insediamento industriale tessile - da cui le famosissime sete di San Leucio- ma anche come esperimento sociale davvero all'avanguardia per i tempi in cui venne inaugurata. Una vera e propria colonia sociale ed economica che ci racconta ancora oggi di un sud tuttaltro che arretrato, per certi versi, e niente affatto ruota di scorta dello stivale italico.
Ecco subito la visita guidata del Complesso Monumentale Belvedere di San Leucio, sito riconosciuto oggi anche patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. All’interno si trovano oltre ai telai restaurati e ancora funzionanti, strumenti e attrezzi per la lavorazione della seta, una ruota idraulica per i torcitoi della stoffa.
La Reggia di Caserta
La costruzione della Reggia di Caserta, destinata a rivaleggiare con le altre residenze reali europee, fu affidata da Carlo di Borbone a Luigi Vanvitelli ed ebbe inizio nel 1752. Dopo la partenza di Carlo nel 1759 per il trono di Spagna, i lavori subirono un notevole rallentamento, cosicché Carlo Vanvitelli, figlio di Luigi e successivamente altri architetti, che si erano formati alla scuola del Vanvitelli, portarono a compimento nel secolo successivo questa grandiosa residenza reale, dalla pianta rettangolare articolata su corpi di fabbrica affacciati su quattro grandi cortili interni. Un imponente portico (cannocchiale ottico) costituisce l’ideale collegamento con il Parco e la cascata, posta scenograficamente al culmine della fuga prospettica così creata. Lo scalone d’onore, invenzione dell’arte scenografica settecentesca e di fronte al quale si apre si apre la Cappella Palatina, collega il vestibolo inferiore e quello superiore, dal quale si accede agli Appartamenti Reali. Le sale destinate alla famiglia reale vennero realizzate in più riprese e durante un intero secolo, secondo uno stile che rispecchia la cosiddetta “unità d’interni” caratteristica della concezione architettonica e decorativa settecentesca ed in parte secondo il gusto ottocentesco per l’arredo composito e l’oggettistica minuta.
Noi di CRALT MAGAZINE seguiremo, da oggi, per voi tutto l'evento e ve ne riproporremo fedelmente la time line fotografica e video fimata degli itinerari giorno per giorno.
Seguiteci, cercheremo di mostrare la bellezza di questa terra a tutti mostrandovi i momenti più belli, simpatici e caratteristici di queste giornate.
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