La mostra di Caravaggio a Palazzo Reale a Milano, intende far luce su una delle personalità più complesse e originali della storia dell'arte: un artista dal carattere sfuggente e rude, che seppe imprimere nelle proprie opere la crudezza e insieme la grazia, inaugurando uno stile personale originalissimo e fortemente provocatorio.
In occasione del IV centenario dalla morte di Caravaggio, la mostra presenta al pubblico alcuni nuovi studi utili a colmare quei vuoti biografici che ancora alimentano di mistero la movimentata carriera dell'artista, dai suoi anni lombardi, passando per il soggiorno romano e napoletano fino a Malta e alla Sicilia, in un'epopea durata soltanto quattordici anni, ma destinata a capovolgere le sorti della pittura dell'intera Europa.
Tra crimini e commissioni, tra glorie e fughe, la vita privata di Caravaggio si interseca inevitabilmente con la sua carriera artistica, determinandone gli spostamenti e quindi le influenze, in un turbinio di informazioni e di dubbi che nella mostra “Dentro Caravaggio” trovano nuovi spunti e nuove soluzioni, ma non mancano di creare nuovi interrogativi. La mostra di Milano in fondo suggerisce che è proprio questo il fascino di Caravaggio: sempre sfuggente, sempre in bilico tra una vita inquieta e una produzione estremamente solida e consapevole, che sa affascinare, stupire e forse un po' scandalizzare, anche a distanza di oltre 400 anni.