La Mostra che sarà inaugurata nel mese di marzo sarà dedicata all’arte parmense della prima metà del cinquecento ed in particolare alle figure del Correggio e del Parmigianino, due figure fondamentali del Rinascimento Italiano.
L’Italia dell’inizio del cinquecento non aveva come centri artistici solo Firenze, Venezia e Roma anche Parma viveva un periodo d’oro e le due figure di spicco di Correggio e Parmigianino erano contornate da una fervidissima scuola di artisti che non aveva nulla da invidiare ai corrispettivi fiorentini. Il Parmigianino (1489-1534), il cui soprannome fu dovuto al luogo di origine ma anche alla corporatura minuta e all’aspetto gentile viaggiava spesso tra Roma e Bologna dove fu ritenuto un fondamentale esponente della corrente manierista e della pittura emiliana in generale.
Nella mostra troveremo le opere di tema religioso e mitologico che lo hanno reso celebre ma anche quelle che evidenziano la sua capacità di ritrattista. Suo contemporaneo il Correggio (1503-1540) emiliano. Diversamente dal primo attento disegnatore affascinato dalle figure umane, Correggio si concentra sulla prospettiva e sui giochi di luce e colore tanto da essere considerato un precursore della pittura illusionistica. Ad accompagnare le opere dei due grandi artisti saranno anche esposte alcune opere della “Scuola di Parma” che forniranno ulteriori approfondimenti sulla fiorente scena artistica emiliana.