Il Museo Nazionale Etrusco fu fondato addirittura nel 1889; dal 2012 è custodito all’interno della suggestiva villa rinascimentale di Giulio III e raccoglie le testimonianze delle civiltà fiorite fra l’età del ferro e l’epoca romana nel Lazio, in particolare nella parte Nord Ovest della regione compresa tra il Tevere e la Toscana dove vissero popolazioni etrusche e falische.
Sono presenti alcune delle più importanti espressione artistiche etrusche insieme a creazioni greche di altissimo livello, importate in Etruria tra i secoli VIII e IV a.C. Tra i capolavori ivi conservati ricordiamo nelle sale dedicate a Vulci la tomba del guerriero, nelle sale dedicate a Cerveteri il famosissimo Sarcofago degli Sposi che rappresenta una coppia di sposi a grandezza quasi naturale adagiata in una luminosa posa conviviale o simposialee l’oinochoe Chigi proveniente dagli scavi di Veio.
L’esposizione vanta anche grandi raccolte antiquarie costituite dal nucleo del seicentesco museo Kircheriano, dai materiali delle Collezioni Barberini, Pesciotti e soprattutto il Museo ospita la collezione Castellani nella quale sono rappresentate tutte le classi della ceramica greca ed etrusco italica dal sec. VII a.C. sino all’età romana e la pregevole e unica al mondo collezione di ori che offre un quadro completo dell’oreficeria dal sec. VIII a.C. al XIX d.C.