Si è tenuta ieri la conferenza stampa di presentazione della rassegna MUVE Contemporaneo, undici mostre in sette sedi, che a maggio si affianca al programma della Biennale, Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia.
Il programma espositivo è stato presentato da Gabriella Belli, direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia, accompagnata dai diversi responsabili delle sedi museali coinvolte.
"L'arte antica è elemento propulsore per l'arte contemporanea, e guardando all'arte antica con gli occhi dell'arte contemporanea possiamo trovare chiavi di lettura inedite e attuali. È un cortocircuito magico, con una citazione possiamo dire che l'arte è sempre contemporanea" ha affermato Belli. "Ogni nostra scelta ha riguardato l'identità specifica di ogni sede museale, la nostra volontà è quella di far dialogare le cose". Il contemporaneo con l'antico, l'artista con il museo, la mostra con il contesto. A Venezia, "ricchissima di proposte", ha sottolineato Gabriella Belli, "ma noi abbiamo il vantaggio di essere luogo istituzionale. Con vicini di casa straordinari capaci di straordinario lavoro, ma noi abbiamo il compito di rappresentare tutta l'arte, antica e contemporanea, abbiamo la responsabilità di unire storia, carattere, valori socioculturali, esistenziali e estetici di questa città".
Ecco il video integrale della presentazione
In questa quarta edizione di Muve Contemporaneo la Fondazione Musei Civici ha il piacere di presentare, in quella che fra tutte le sue sedi museali è la più dedicata al contemporaneo, la prima ampia retrospettiva italiana dedicata a Arshile Gorky. Una mostra inedita e esaustiva su un artista dalle vicende personali e artistiche complesse, con una storia singolare ed esemplare allo stesso tempo.
A Palazzo Fortuny si celebra il 70° anniversario della scomparsa di Mariano Fortuny y Madrazo, figlio di Mariano Fortuny y Marsal, con una mostra dedicata a entrambi. I Fortuny. Una storia di famiglia indaga i due temi che li accomunano: la pratica della pittura e la passione del collezionismo.
Negli stessi giorni a Palazzo Fortuny è allestita la prima grande retrospettiva internazionale dedicata a Yun Hyong-keun dopo la sua morte (2007), con 55 capolavori che coprono l'intera carriera del grande artista coreano e un'ampia documentazione, compresa la riproduzione del suo atelier.
Alla produzione di Tapio Wirkkala è dedicata la grande mostra del Museo del Vetro di Murano, che omaggia il designer finlandese che tra i primi provocò l'attenzione del mondo verso il nuovo codice linguistico nordico. Legato a Venezia, alle vetrerie di Murano e a Venini in particolare, Wirkkala è stato designer, grafico e scultore del legno.
Sempre al Museo del Vetro di Murano, nello stesso periodo, apre Matthias Schaller. Leiermann, una serie che sviluppa i temi dello specchio e di Venezia, con opere fotografiche che si riallacciano alla composizione di Franz Schubert “Der Leiermann” per soffermarsi su cosa e come gli specchi del passato riflettano di questa Venezia.
Con oltre trenta immagini e still life Brigitte Niedermair porta nelle sale del Museo di Palazzo Mocenigo una selezione del suo ventennale lavoro di fotografa di moda, con una installazione site-specific.
Con Flavio Favelli a Ca' Rezzonico va in scena la sovrapposizione, l'assemblaggio, la composizione di immagini, trame e materiali con tema centrale il segno-scritta-logo alterato e sofisticato.
Chiara Dynys da un suo viaggio nel campo profughi di Sabra e Chatila in Libano riporta nella Sala delle Quattro Colonne del Museo Correr la rappresentazione di un'infanzia che resiste, della "solidarietà tra bambini, necessaria per sopravvivere in un contesto ostile e capace di creare una dimensione diversa, un mondo a misura di piccoli ma con tutte le regole di un sistema complesso".
A Ca' Pesaro vengono esposte le 12 sculture di pietra di Barry X Ball derivate dagli originali di cera, gesso e argilla di Medardo Rosso.
Sempre a Ca' Pesaro - Galleria Internazionale d'Arte Moderna, nell'area esterna prende posto Meteorite Narvalo, dello scultore Bizhan Bassiri, rappresentante della Repubblica dell'Iran alla Biennale di Venezia nel 2017.
Con Carnet de voyage. Il profumo illustrato il viaggio nell'arte si fa olfattivo, e nelle stanze de Museo di Palazzo Mocenigo, Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo si seguono le vicende dei mercanti veneziani di essenze e spezie disegnate dalle sapienti mani di Guido Fuga, assistente di una vita di Hugo Pratt, accompagnato dai racconti di Jean Giacomin e con lui immerso in un allestimento interattivo e multusensoriale.