Si narranno storie, leggende e misteri di questa cittadina dalla storia millenaria e inoltre si possono visitere due importanti monumenti legati alla Carini “soprana” e la Carini “sotterranea”: da un lato il suo famoso Castello legato alla tragica vicenda che vide vittima Donna Laura Lanza, Baronessa di Carini, uccisa dal padre, Don Cesare Lanza, per la presunta storia extraconiugale, immortalato in opere televisive e cinematografiche mai dienticate come il capolavoro d’intrattenimento di Luigi Natoli “La Baronessa di Carini”.
"Dal punto di vista urbanistico, Carini presenta un assetto medievale e un assetto moderno. Il primo ha come riferimento il castello, attorno al quale si estende l'antico borgo, con la chiesa di S. Giuliano, i magazzini baronali e l'edificio comunale. Il complesso era un tempo circondato da una cinta muraria, di cui la porta a sesto acuto antistante il convento di S. Vincenzo, oggi è la sola testimonianza. Il secondo invece, nasce nel secondo dopoguerra quando, abbandonata quasi totalmente l'agricoltura, l'espansione della città si è spostata nella zona pianeggiante e periferica del territorio comunale. Il primo ampliamento del borgo si ha nel XV secolo, con l'urbanizzazione di “Piano Cardoni”, l'odierna piazza del Duomo, ma è nel XVI secolo, in coincidenza con il risveglio dell'economia (soprattutto agricola) del territorio e con l'impulso dato da Vincenzo II La Grua all'immagine del feudo, che comincia il vero e consistente processo di urbanizzazione del territorio. Sorgono così, palazzi gentilizi, chiese e conventi e vengono effettuate le prime lottizzazioni destinate ad abitazioni civili.
La regolarizzazione cinquecentesca dell'impianto urbano porta alla prima definizione di assi portanti e del grande piano antistante il Duomo, inteso come centro della “Croce delle strade”. I nuovi assi stradali permettono la realizzazione di nuovi rioni nelle aree limitrofe la “Terra Vecchia”, che rendono il semplice borgo un'articolata cittadina. Con la costruzione, nel 1745, della “via Lunga” (oggi corso Garibaldi), comincia l'espansione della città nell'intera collina. Il processo di urbanizzazione della zona pianeggiante della città, avviene negli anni Sessanta, favorito dalla costruzione di nuovi assi viari, che collegano la città al capoluogo".
Dall’altro, un “sotterraneo” di notevole fascino e suggestività come le Catacombe Paleocristiane di Villagrazia di Carini, riaperte al pubblico dopo 15 anni di chiusura. Hanno origini antiche, probabilmente intorno al III sec. D.C. La parte fino ad ora conosciuta si estende per circa 1.000 mq. Ma molto resta ancora da esplorare in quanto la maggior parte degli ambulacri (corridoi) sono colmi di terra. Con la sua estensione di oltre 2500 mq la catacomba di Villagrazia di Carini, riportata in vita grazie ad un moderno lavoro di allestimento museale, si prospetta come un interessante viaggio nella Carini sotterranea oltre che nella Sicilia del V secolo d.C. di cultura romana e religione cristiana.