Direttore e cari soci, mi rivolgo a voi tutti per augurare a tutti noi un nuovo anno foriero di soddisfazioni, serenità e, soprattutto, pace!
Voglio, però, anche cogliere l'occasione, che mi è data dalle colonne del nostro Magazine, per compiere insieme a voi una riflessione che possa andare un po’ al di là delle angustie quotidiane e mi permetta di fare una sintesi di quanto abbiamo fatto, come CRALT, nel 2022 e quanto, invece, siamo molto fermamente convinti di fare per questo 2023.
Quanto scriverò ora è quanto sento personalmente, oggi, che la mia esperienza come operatore nell’ambito del welfare nel nostro Ente arriva a ventisette anni mentre il CRALT ha concluso il suo 45° anno di vita e si appresta a vivere i prossimi con la stessa lena e lo stesso entusiasmo che sempre ne ha contraddistinto l’agire.
Siamo tanto cresciuti, senza falsa modestia; le nostre attività riscuotono sempre più gradimento che ci viene riconosciuto sia con messaggi personali che su questo giornale o attraverso le pagine social che ospitano direttamente i vostri commenti.
Naturalmente so benissimo che tutto può e deve sempre essere migliorato per accogliere le sempre mutate esigenze dei soci che rimangono la nostra unica stella polare nella loro soddisfazione.
Non posso dimenticare, però, che questo è un periodo molto particolare e delicato. Veniamo da un biennio di Pandemia Mondiale che siamo riusciti ad assorbire solo grazie a tanta abnegazione e tantissima resilienza da parte di tutti.
È sotto gli occhi di tutti lo scempio che si materializza quotidianamente in Ucraina. In quella guerra fratricida che lì si sta svolgendo da quasi un anno ormai. Il mondo è cambiato e non sempre in meglio, purtroppo. La sete di potere ha procurato macerie.
Quanto è vero, però, quello che più volte Papa Francesco ha affermato: « È sempre possibile ricominciare, anche dalle macerie ».
In omaggio a questa affermazione abbiamo messo in atto il nostro progetto “Insieme per ripartire”, in partnership con la Comunità di S. Egidio, che in questi giorni ci ha portato a versare ai nostri partner la somma di 22.000 euro, una somma raccolta grazie alla vostra benevolenza nel donare anche solo 1 euro per ogni attività CRALT cui avete partecipato.
Un salvadanaio che si è riempito euro su euro grazie alla volontà di tutti voi e che è servito per azioni di solidarietà quotidiana (pasti caldi, pacchi alimentari ed altre forme di aiuto concreto) a beneficio di quelle famiglie e di ogni singola persona che si è ritrovata risucchiata dalla spirale della povertà assoluta che ha investito anche parte della classe media italiana in questi ultimi anni.
Comunità di S. Egidio con la quale abbiamo anche condotto “Una carezza per l’Ucraina” progetto con il quale abbiamo voluto donare ‘una carezza’ a chi si è trovato la guerra in casa senza sapere nemmeno perché e dalla sera alla mattina. Abbiamo voluto donare un piccolo momento di relax a dei ragazzi per tenere accesa in loro la luce della speranza.
« La speranza ci liberi dalla superficialità, dall'apatia e dall'egoismo che mortificano le nostre anime e avvelenano i rapporti umani », questo è uno dei più grandi insegnamenti che ci lascia Benedetto XVI da cui ci siamo appena accomiatati in questi primi giorni del nuovo anno.
Lo abbiamo voluto mettere in pratica perché siamo convinti che solo la solidarietà umana paga davvero e voi ne siete la testimonianza vivente cari soci.
Voglio ricordare, poi, il progetto d’inclusione dei nostri ragazzi diversamente abili “ Insieme si può” che, ormai da sette anni, realizziamo ogni estate.
Tanto altro potrei ricordare delle attività CRALT e delle convenzioni ma il mio intento era solo di potervi dire ‘Grazie’.
Grazie a tutti voi che rendete possibili le nostre idee creando speranza!
Concludo con un invito ed un auspicio: non smettete mai di donare perché attraverso la solidarietà che scaturisce dai vostri gesti possiamo tenere accesa la fiamma della speranza per tutti.
«Lo spirito di solidarietà, che ogni uomo è chiamato a testimoniare nella concretezza della vita quotidiana, costituisce un lievito di speranza».
[Discorso del Santo Padre]