Antonio Canova (Possagno 1757- Venezia 1822) è stato uno scultore/pittore ritenuto il massimo esponente del Neoclassicismo e di tale bravura tanto da essere definito “il Nuovo Fidia”. Figlio di Pietro, scalpellino di professione, fece il suo apprendistato a Venezia dove scolpì le sue prime opere con l’aiuto del suo amico e maestro Simone Meloni.
Nel 1779 si trasferì a Roma e da allora pur avendo intrapreso numerosi viaggi, la capitale fu per l’artista sempre un fondamentale punto di riferimento. La Mostra di palazzo Braschi è proprio dedicata al legame con Roma: la città fu per lui una inesauribile fonte di ispirazione. Il profondo Rapporto con Roma emerge in molti aspetti della sua scultura.
Nel corso della nostra visita alla mostra avremo modo di ammirare, divise in 13 sezioni, una serie di opere di Canova e di altri artisti a lui coevi in uno spettacolare gioco di luci e ombre. Scopriremo in questo modo il contesto artistico che lo scultore trovò giungendo nell’urbe nel 1779.
Rilevanti i prestiti delle opere provenienti da: Hermitage di San Pietroburgo, Museo Correr di Venezia, Museo di Piossagno, Museo Archeologico di Napoli.
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