Quando si attraversa Piazza della Mercanzia, immancabilmente lo sguardo indugia su quelle antiche case medievale con il portico di legno. La piazza è un’area di antica tradizione artigianale, mercantile e commerciale, che ha avuto il massimo sviluppo nel Medioevo ma che ha mantenuto invariata nel tempo e ancora oggi la sua vocazione. Qui avevano sede le principali corporazioni di mestiere della città come l’Arte degli Orefici, dei Beccai, dei Pescatori, dei Salaroli, dei Pellicciai, dei Barbieri e la Società dei Pittori.
Ognuno di noi avrà cercato di immaginarsi cose si cela dietro quelle finestre. Beh..è ora di scoprirlo. Le sale affrescate dal 1200 al 1500, la Madonna attribuita a Vitale da Bologna, il giardino pensile. Potremo salire fino in cima alla torre dove si laureò in Diritto Dante Alighieri e scenderemo fin nelle anguste e suggestive cantine
Il Palazzo della Mercanzia ha subito numerosi restauri nel corso dei secoli, tra i più importanti si può ricordare quello del 1484, commissionato da Giovanni II Bentivoglio, signore di Bologna, in seguito ai gravi danni subiti dall'edificio a causa de crollo della vicina Torre de' Bianchi, il restauro della facciata nel 1615, testimoniato da una lapide posta sotto il baldacchino del balcone, a cui si devono alcuni elementi barocchi come gli stemmi e le finestre architravate della porta, l'importante ristrutturazione del 1837 realizzata dall'ingegnere Carlo Scartabelli a cui si deve l'apertura di una nuova porta nella campata di via Santo Stefano e di due finestre tonde sopra le porte, in una delle quali è collocato l'orologio, infine la ricomposizione di una parte della loggia avvenuta tra il 1946 e il 1949 dopo il crollo della struttura ad angolo provocato dal brillamento di un ordigno inesploso.