Arezzo è antica, ancor più di Alessandria d’Egitto. Infatti, è stata vissuta ed abitata dagli Etruschi e, conseguentemente, anche dai Romani. È stato un centro di ottime attività economiche, soprattutto per le fonderie e le fabbriche che costruivano i rossi “vasi corallini”.
Arezzo è una città in cui quello che si può notare maggiormente è l’atmosfera medievale ed il tocco degli Etruschi, che ti riporta indietro nel tempo.
Nel 1384, Arezzo diventò parte del granducato mediceo e, quindi, la città era sotto il dominio di Firenze.
Questa fase della storia ha portato la città a sfoggiare un patrimonio ancor più prezioso, sia a livello culturale che ambientale.
Arezzo è la Cenerentola della Toscana, ingiustamente oscurata dalla fama di Firenze, Siena e Pisa.
Non per questo, però, può essere considerata una meta turistica secondaria. Al contrario, Arezzo offre tutto quello che ci si aspetta dalla Toscana più bella: le atmosfere, l’accoglienza, l’arte e la gastronomia.
Giorgio Vasari, Piero Della Francesca, Michelangelo ed il Petrarca sono da sempre i testimonial storici di Arezzo. I loro lasciti artistici e architettonici sono, ancora oggi, la maggiore attrazione cittadina. Tutto rimanda a loro: il loggiato di Piazza Vasari (detta anche piazza grande), il Duomo di San Donato, la Casa Museo di Vasari, La Chiesa di S. Maria e da non dimenticare il crocifisso del Cimabue nella chiesa di S. Domenico.
Superlativa è la Basilica di S. Francesco: La chiesa in pietre e mattoni è famosa perché ospita “La Leggenda della Vera Croce” di Piero Della Francesca, giustamente ritenuto uno dei capolavori assoluti dell’arte italiana. Il ciclo di affreschi è ispirato alla Legenda Aurea scritta dal vescovo ligure Jacopone Da Varagine e molto in voga nel Medioevo.
BASILICA DI S. DOMENICO: Il grande Crocifisso di Cimabue, recentemente restaurato, è la grande attrazione della Basilica di San Domenico. La grande croce, alta più di 3 metri, è la prima opera attribuita a Cimabue e venne dipinta tra il 1268 e il 1271 circa.