Una piazza perfetta, il cuore di Bergamo alta e mura intatte, Patrimonio dell’Umanità. Eppure, la città ai piedi delle Prealpi Orobie non è solo un perfetto scrigno di storia. Su un colle, racchiusa da una cinta muraria con quattro porte, la Città Alta accoglie, al primo impatto, con un intrico di cortili nascosti, botteghe artigiane, portici e ombre lunghe.
Agli stretti vicoli medievali e all’antica Torre Civica che da 360 anni segna le 22 con cento rintocchi, rispondono imponenti e ariosi, in Piazza Vecchia, il Palazzo della Ragione e Palazzo Nuovo e, in Città Bassa, le architetture Anni Venti di Marcello Piacentini.
La città si apre al nuovo nella Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, GAMeC, che custodisce, tra l’altro, le Raccolte Spajani, Manzù e Stucchi. Opere di Botticelli, Raffaello e Tiziano sono conservate all’interno dell’Accademia Carrara, in un palazzo in stile neoclassico in Città Bassa.
All’insegna della contaminazione tra Storia e contemporaneità, è la musica a scendere in piazza, a giugno, durante la Donizetti Night dedicata al compositore che nacque, nel 1797, in un edificio fuori le mura diventato Casa Museo. In quella notte d’inizio estate, la lirica conquista vicoli, chiostri e monumenti.
Così come l’innovazione, con Bergamo Scienza, nelle prime settimane di ottobre, saluta il foliage autunnale sotto le mura e gli spazi urbani. La città si trasforma così in un laboratorio scientifico a cielo aperto. Accogliendo la luce e l’aria fresca delle Prealpi.
Una visita che toccherà anche altri luoghi della città
La Torre del Gombito, Piazza Vecchia (la piazza principale), Palazzo Nuovo, Piazza Duomo sulla quale si affacciano i più importanti edifici religiosi della città: il Duomo dedicato a S. Alessandro, il Battistero, la splendida basilica romanica di Santa Maria Maggiore, la Cappella Colleoni. Via Arena, una silenziosa via di origine medievale dove si osservano le Mura di Bergamo (Patrimonio dell’UNESCO), la Torre di Adalberto e Colle Aperto.