Girare per l'Italia significa non solo gustarsi il viaggio ed un escursione ma anche, costantemente, fare un viaggio nel tempo, nella storia e nella cultura di cui ogni pietra del nostro Paese è pregno. Avvicinarsi a questi luoghi, che sia per la prima volta o per un ritorno, ci permetterà sempre di ritrovarci catapultati in epoche passate a diretto contatto con quanto le genti dell'epoca vivevano ogni giorno. Inutile dire che il fascino eccezionale che questo produce su ogni singolo partecipante a queste esperienze è quasi indescrivibile.
Mantova.
«Una città in forma di Palazzo»: questa felice sintesi di Baldassarre Castiglioni rende al meglio l’idea del fascino e delle suggestioni di cui Mantova è capace. Piccola e ben disegnata, Mantova è innanzi tutto un’originale miscellanea di storia e arte. La città s’impone al visitatore soprattutto come scrigno di tesori d’arte che nomi famosi nel mondo seppero riempire di opere preziosissime; Mantegna, Pisanello, Giulio Romano, Leon Battista Alberti, Fancelli, Leonardo da Vinci, Tiziano, l’Ariosto il Tasso, l’Aretino.
Questi sono solo alcuni dei personaggi passati da Mantova – che accrebbero la sua indiscussa dignità culturale – ma la lista è ancora lunga e lascerà stupiti anche i più scettici. Mantova, città antichissima affonda le sue origini ancor prima del periodo etrusco (tracce di insediamenti etruschi sono presenti presso gli scavi del “Forcello” all’uscita del casello di Mantova sud), fu però in epoca comunale che acquisì la sua connotazione di città fortificata con importanti palazzi di epoca medievale. Al periodo Comunale e al breve periodo della dominazione dei Bonacolsi risalgono il palazzo del Podestà, il palazzo della Ragione, il palazzo Bonaccolsi con la sua torre, oltre a varie altre torri che facevano parte delle case-torri delle famiglie più potenti della città, come quella della Gabbia, dei Gambulini, degli Zuccaro.
Nella sua prima periferia la chiesa del Gradaro, ricorda il luogo dove secoli prima venne martirizzato, tramite decapitazione, il centurione romano Longino, mentre la Rotonda di San Lorenzo, di epoca Matildica venne edificata attorno all’anno 1000 (sui resti di un antico tempio romano dedicato a Diana) per ricordare il miracolo del ritrovamento del Sacro Sangue di Gesù, perduto da tempo. Mantova raggiunge però il suo massimo splendore sotto la lunga dominazione dei Gonzaga (1328-1707). Simbolo del passaggio, da comune a signoria è il Palazzo Ducale, una delle più estese ed elaborate regge d’Italia che racchiude in se circa 950 tra sale e stanze con numerose piazze, corti giardini e giardini pensili. Da non perdere lo splendido “Giardino dei Semplici” con le sue erbe antiche e le sue piante disposte seguendo specifiche simbologie magiche e alchemiche.
Sabbioneta
E' l’affascinante rappresentazione pratica di un’ambizione filosofica: la città venne costruita per volere del Duca Vespasiano Gonzaga con lo scopo di concretizzare la concezione rinascimentale della Città Ideale in cui arte, architettura e impianto urbanistico rappresentano la massima espressione della classicità.
Le teorie Cinquecentesche che ne hanno guidato la progettazione rendono Sabbioneta un borgo dall’incredibile pregio architettonico e artistico: nelle sue vie, nei suoi scorci e nei suoi palazzi si possono riconoscere le teorie prospettiche e le teorie delle proporzioni che conferiscono alla cittadina armonia ed eleganza.
Dal 2008, Sabbioneta è stata inserita tra i siti Unesco, quindi un luogo dichiarato "di valore universale eccezionale", patrimonio dell'Umanità, e vi dà il benvenuto alla città voluta da Vespasiano, scrigno di arte e architettura. Vi invitiamo ad esplorare tutta la bellezza della Città Ideale.