E' proprio in tempi come questi che stiamo vivendo nostro malgrado che si sente di più l'esigenza della memoria per non dimenticare. Inquadrare storicamente quanto è successo in passato ci deve aiutare a farci capire che di errori l'uomo ne ha commessi già tanti ed ora si rischia fortemente di ripeterli di nuovo ad un secolo di distanza.
Le donne sono, notoriamente, più quadrate degli uomini ed il loro apporto alla storia - anche se molto sottovalutato dagli uomini - è stato spessissimo determinante per decretare la sorte di tante situazioni. Donne che hanno sempre combattuto innanzitutto per la loro stessa esistenza più volte denigrata e negata.
La mostra racconta le donne che hanno combattuto contro il nazifascismo in una nuova prospettiva storica e coinvolge diversi Paesi europei, in particolare la Spagna, la Francia, la Germania e l’Italia la cui sezione è stata curata dall’Anpi di Bari.
La ricostruzione storica copre l’arco di tempo che va dalla Guerra Civile in Spagna (1936) alla capitolazione del Terzo Reich, nel 1945.
I temi trattati nella mostra rappresentano la nostra identità culturale perchè alle donne resistenti del 1936 fino al 1945 si aggiungono quelle di oggi, del 2022, che resistono alle discriminazioni e combattono per la costruzione di un mondo migliore.
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