Conoscere il territorio, che si vive nella quotidianità, nelle sue porzioni meno frequentate significa riappropriarsi di radici e humus che nemmeno ci accorgiamo di possedere ma che sono innati in noi. Roma, ma un po' tutto il territorio della Penisola, si presta molto a questo approccio di scoperta o riscoperta sia per la ricchezza che per la vastità che per la composizione davvero unica del patrimonio storico a nostra disposizione.
Il grande ed articolato complesso archeologico, situato nei pressi del borgo di Prima Porta, al IX miglio della Via Flaminia, viene sempre tradizionalmente identificato con la Villa D’Otium Di livia, la consorte di Ottaviano Augusto.
L’attribuzione poggia le basi sulle notizie delle fonti che ricordano un grande"praedium" appartenuto a Livia proprio in quella zona, in una località definita “ad gallinas albas” a ricordare una curiosa leggenda.
La villa, costruita tra il 30 e il 25 a.C., ed abitata fino ad età severiana,è una delle aree archeologiche più affascinanti e meno conosciute del suburbio di Roma.
In occasione del bimillenario della morte di Augusto, è stato realizzato un nuovo allestimento dell'Antiquarium e si è sistemato il "lauretum", il famoso giardino di Livia.