La Soprintendenza pompeiana, diretta da Massimo Osanna, ha reso visibili altri 50mila metri quadrati dell’antica città sepolta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d. C.
Il piccolo lupanare, la casa di Obellio Firmo, la casa di Marco Lucrezio Frontone e lo scavo di un ambiente rimasto a lungo occultato, sono le novità per i visitatori del sito archeologico di Pompei.
Concluso il lavoro di messa in sicurezza delle mura con interventi di riparazione, consolidamento, integrazione di parti mancanti e pulizia. Effettuate anche opere di manutenzione su strade, marciapiedi, cancelli e coperture.
Gli interventi strutturali sulle murature più compromesse hanno consentito la rimozione di puntellature che impedivano l'accesso a strade e case finora irraggiungibili, e così adesso sono accessibili gli edifici del piccolo lupanare (Regio IX, insula 5, civico16), custode di un'altra serie di affreschi erotici, la maestosa casa di Obellio Firmo (Regio IX insula 14 civico 4) aperta sul decumano di via di Nola e la casa di Marco Lucrezio Frontone (Regio V) completata con il restauro dell'ambiente triclinare, con l’affresco che raffigura l'uccisione di Neottolemo da parte di Oreste.